Fanno bene all'Italia e all'Europa fissare obiettivi ambiziosi nel pacchetto Ue a 2030 su clima ed energia. Ne è convinto il Wwf che ha preso parte al presidio a Montecitorio insieme a Coordinamento Free, Greenpeace, Legambiente, Kyoto Club e Comitato Sì alle Energie Rinnovabili No al Nucleare per chiedere un rafforzamento degli obiettivi.
Secondo Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia del Wwf Italia, "l'Europa, e l'Italia in particolare, hanno molti motivi per rafforzare e rendere obbligatori gli obiettivi del pacchetto 2030 su clima ed energia". L'Unione Europea, secondo la Midulla, "può e deve avere un ruolo di leadership nel portare a un'azione globale sul clima, ma non può certo farlo con obiettivi timidi e sottostimati, non in linea con la stessa roadmap verso la completa decarbonizzazione al 2050 fissata dagli stessi capi di Stato e di Governo europei".
Le misure Ue al 2030 che il Wwf considererebbe consone e adeguate a evitare i cambiamenti climatici più pericolosi, nonché a promuovere l'energia sostenibile sono: riduzione delle emissioni di gas serra domestiche di almeno il 55% rispetto al 1990; portare ad almeno il 45% la percentuale di energie rinnovabili nel consumo finale di energia; riduzione di almeno il 40% del consumo di energia rispetto al 2005; condivisione dello sforzo necessario per conseguire tali obiettivi tra gli Stati membri, attuata tramite obiettivi nazionali vincolanti.
Tra le molte motivazioni che inducono a chiedere impegni nazionali sulle energie rinnovabili, quella di fornire maggiore chiarezza per gli investitori e più probabilità di successo di attuazione rispetto alla proposta di un target solo a livello europeo della Commissione.
Questa settimana il Governo Renzi ha iniziato il suo percorso, manca poco all'assunzione del ruolo di Presidente dell'Unione Europea: "ci auguriamo che tale compito venga svolto con lo sguardo al futuro, e non al perpetuarsi degli interessi del passato" conclude Midulla.