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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

11 febbraio 2014 | 10.14
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Roma, 11 feb. (Labitalia) - "La crisi non è superata. Che questa sia la situazione italiana risulta dai recenti dati sull' industria e sulle sofferenze bancarie. La produzione industriale, nell'aggiornamento Istat a dicembre 2013, è scesa su base annuale del 3% dopo un calo del 6,4% del 2012. Neppure i dati mensili segnano una netta inversione perché la variazione congiunturale di dicembre è negativa dopo tre mesi di (modesti) incrementi consecutivi". Così, in un intervento su 'Il Sole 24 ore', l'economista Alberto Quadrio Curzio.

Secondo l'economista "la crescita italiana è ancora più urgente con riallocazione di risorse pubbliche a sgravi fiscali sui fattori di produzione e per spingere banche ed imprese, che devono fare la loro parte, ad aggregazioni, produttività, innovazione, competitività. Molto dipenderà dal Governo".

"Nei giorni scorsi si sono moltiplicati i segnali di forte disagio da parte del mondo produttivo. Chiunque va sul territorio sa che il malessere è molto più profondo degli e chi che arrivano a Roma. Credoche ilGoverno debba innanzitutto riconoscere apertamente che questo malessere è perfettamente giustificato". Così, in un lettara al 'Sole 24 ore', il vice ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda.

"Negli ultimi venti anni -conclude- l'impresa è stata sistematicamente trascurata e i tantissimi deficit di sistema (burocrazia,energia,fiscoeccetera) sono diventati pesi insostenibili".

"Sottolineo il vantaggio che riguarda il sistema degli appalti. Infatti un'impresa committente o appaltatrice, che deve affidare in appalto una specifica gestione, ha più convenienza a scegliere un'impresa con questa asseverazione rispetto ad altre imprese, se non altro perchè il rischio di essere coinvolti sul piano della responsabilità solidale è ridotto ai minimi termini". Così, in un'intervista a 'Italia Oggi', la presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, sul progetto Asse.Co. che riguarda l'asseverazione della regolarità nella gestione dei rapporti di lavoro da parte dei consulenti del lavoro.

"È evidente, che un protocollo di intesa -conclude- non può incidere sulla responsabilita` solidale in via diretta visto il carattere normativo della disposizione, ma certamente può incidere sul piano indiretto privilegiando le aziende asseverate proprio per il basso rischio che producono su questo tema. Peraltro, l'ottenimento di Asse.Co. potrebbe costituire proprio una condizione di ottenimento dell'appalto in quanto può essere più tutelante dello stesso Durc poichè quest'ultimo strumento tutela le imprese solo sul piano contributivo e assicurativo lasciando aperti i rischi sul piano retributivo".

"Molto spesso nell'esercizio quotidiano della libera professione si opera dovendosi assumere responsabilità penali, a volte non sempre palesi. La riflessione che faremo tutti assieme mira proprio a sottolineare i rischi che il professionista corre; ma anche ad esaltare il valore sociale delle professioni ordinistiche che - agendo sempre di più in ruoli sussidiari rispetto alla pubblica amministrazione - si accolla oneri diretti e indiretti". Così, in un'intervista su 'Italia Oggi', il presidente della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, spiega i motivi dell'organizzazione di un convegno per il prossimo 14 febbraio sulle responsabilità penali nelle professioni.

"Attività di intermediazione -spiega De Luca- che fa funzionare e migliora l'intero sistema-Paese. Ecco perché tratteremo nel corso del convegno i reati contro la p.a. e contro la fede pubblica, in campo fiscale e nel riciclaggio, in materia di lavoro e processuale. I massimi esperti delle quattro professioni si confronteranno anche con la magistratura e la politica per tracciare un perimetro e dare certezze. Anche perché stanno aumentando i casi -conclude- in cui i professionisti vengono coinvolti in indagini penali con l' accusa di concorso, per poi vedere la propria situazione risolta senza alcuna conseguenza. Ma quanto succede nella sfera professionale, sociale e familiare del professionista erroneamente coinvolto crea dei danni incalcolabili e non risarcibili".

"Venerdì conosceremo il dato del Pil del quarto trimestre. L'attesa era per un più 0,3%. La riduzione di mezzo punto della crescita della produzione industriale nel quarto trimestre, da una previsione di 1,2 a un dato reale di 0,7%, potrebbe non incidere molto, al massimo fare peggiorare la caduta del Pil nel 2013 da 1,8 a 1,9%. Essa però affievolisce le aspettative di un più 0,7% quest'anno". Così, in un'intervista a 'La Nazione-Il Giorno-Il REsto del Carlino', Sergio de Nardis, capo economista di Nomisma, sulla situazione economica del Paese.

"Abbiamo subito -spiega- un forte deterioramento e perso pezzi importanti di attività industriale. La Confindustria, fatta di uomini d' impresa, può cogliere la situazione meglio dei sondaggi. Detto questo, non condivido la drammatizzazione da Paese allo stato finale".

"La richiesta di riforme strutturali e di sburocratizzazione -conclude- è legittima ma sono ricette necessarie nel lungo periodo, insufficienti nel breve. Essenziale è fare ripartire la domanda interna con un maggiore potere d' acquisto. Ma la riduzione delle imposte su imprese e lavoro si scontra con i vincoli di bilancio europei e i tagli alla spesa pubblica non sono sufficienti per consentire robusti sgravi fiscali".

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