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Lo studio

Poca vitamina D 'scritta' nei geni aumenta il rischio di sclerosi multipla

26 agosto 2015 | 14.16
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La vitamina D detta anche  'del Sole' (Infophoto)
La vitamina D detta anche 'del Sole' (Infophoto)

Le persone geneticamente inclini ad avere bassi livelli di vitamina D sono più a rischio di sviluppare sclerosi multipla. Lo suggerisce un grande studio che ha analizzato i profili di Dna di decine di migliaia di persone di discendenza europea, aggiungendo peso alla teoria che la 'vitamina del Sole' giochi un ruolo chiave nella patogenesi della sclerosi, segnalano gli scienziati della McGill University.

La ricerca in tutto il mondo ha già dimostrato che la sclerosi multipla è più comune nei Paesi meno soleggiati, più lontano dall'equatore. Ma non è chiaro se questa relazione sia causale o ci siano altri fattori in gioco. Per capire meglio l'associazione, i ricercatori canadesi hanno confrontato la prevalenza della sclerosi in un esteso gruppo di cittadini europei con e senza una predisposizione genetica a bassi livelli di vitamina D. I risultati, pubblicati sulla rivista 'PLoS Medicine', hanno indicato che le persone con bassi livelli ematici di un marcatore di vitamina D, a causa di una predisposizione genetica, avevano significativamente più probabilità di essere colpiti da sclerosi rispetto a individui privi di questi geni.

Commenta Susan Kohlhaas della Ms Society inglese: "Ci sono molte domande senza risposta su tutto ciò che potrebbe provocare la sclerosi, quindi questo studio su larga scala è un emozionante passo avanti verso una maggiore comprensione della complessità dei fattori genetici e ambientali che contribuiscono alla malattia. Ci sono linee guida governative sulla quantità di vitamina D che la gente dovrebbe assumere, e occorre ricordare che prenderne troppa può portare a effetti collaterali, quindi ci piacerebbe incoraggiare le persone a parlare con il loro medico se stanno pensando di acquistare integratori".

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