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Sanita': Andi, calano pazienti, 52% dentisti prevede calo ricavi nel 2014 (2)

10 maggio 2014 | 12.29
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(Adnkronos Salute) - Sul fronte delle famiglie, intanto, si evolvono i consumi, si fa i conti con personali 'spending review' e ci si adatta a nuove esigenze. Non solo: si evolve anche il rapporto con il welfare e gli italiani, sottolinea Francesco Maietta, responsabile delle Politiche sociali del Censis, "si sentono meno coperti". Per l'odontoiatria fare i conti con questa situazione, spiega l'Andi, significa "cercare soluzioni adeguate e praticabili, altrimenti è alto il rischio di lasciare il campo al low cost, a un'offerta di prestazioni a costi bassi non sempre e comunque garanzia di qualità".

Per Maietta bisogna guardare anche al fenomeno della "sanità integrativa che cresce". I numeri: "Ad oggi si contano 6 milioni di iscritti, 11 milioni di assistiti, circa 300 mutue iscritte all'anagrafe presso il ministero della Salute". Non solo: "8,9 milioni di cittadini si dichiarano favorevoli a destinare parte del proprio reddito a queste forme di sanità integrativa; 9,8 mln si dicono favorevoli all'introduzione di assicurazioni obbligatorie con opportune deduzioni". Le prestazioni che ci si aspetta dalla sanità integrativa? "Sono per il 52,3% visite specialistiche e diagnostica ordinaria, per il 42,7% cure dentarie, 22,8% farmaci, 21,5% interventi chirurgici odontoiatrici". Riposizionarsi nella crisi, conclude Maietta, "per l'odontoiatria vuol dire anche misurarsi la sanità integrativa, un'opportunità per affrontare la crisi di sostenibilità, per continuare a finanziare la qualità e sostenere la logica da premium economy senza lasciare campo libero al low cost sanitario".

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