Roma, 14 mag. (Adnkronos Salute) - "Domani avrà luogo la riunione congiunta della commissione Tecnico-scientifica e del comitato Prezzi e rimborso dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), nel corso della quale è previsto l'incontro con i rappresentanti dell'azienda farmaceutica produttrice del sofosbuvir, al fine di negoziare il prezzo del farmaco e concludere la procedura autorizzativa nel rispetto del previsto termine di 100 giorni, che scadrà il 19 giugno". Lo ha detto durante il question time alla Camera il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, parlando della nuova e costosa terapia anti-epatite C.
"L'Italia è uno dei primi Paesi in Europa ad aver avviato il procedimento di negoziazione del prezzo del farmaco - ha ricordato il ministro - con l'obiettivo di individuare le migliori condizioni economiche per la sua rimborsabilità a carico del Servizio sanitario nazionale. Ricordo che in altri Paesi europei, il sofosbuvir è stato immesso sul mercato a prezzo libero, in particolare la Germania e l'Austria l'hanno reso disponibile al prezzo di realizzo industria, pari a 49.000 per 12 settimane di trattamento, e la Francia a 56.000 euro".
"Tenuto conto dei diversi sistemi di contrattazione del prezzo di rimborso dei farmaci vigenti nei Paesi europei, ritengo opportuno - ha affermato - che le agenzie regolatorie nazionali attivino un percorso di armonizzazione dell'accesso ai farmaci nel territorio dell'Unione stessa, anche per evitare disparità di trattamento tra i pazienti europei e favorire il noto fenomeno dell'esportazione parallela dei medicinali, all'origine di carenze o indisponibilità dei farmaci stessi". Infine, "l'alto costo di questo farmaco ci imporrà scelte da effettuare nel piano di eradicazione dell'epatite C, cioè a chi darlo prima, a quale tipologie di pazienti. Siamo di fronte quindi a un fatto di interesse e di grande importanza su cui dovremo tornare sia anche in Parlamento".
