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Borsa: Milano chiude in rosso con europee e Ws, cedono bancari e Autogrill

12 maggio 2015 | 18.32
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La Borsa di Milano archivia la seconda seduta dell'ottava in rosso, ritracciando dopo i guadagni delle ultime sedute dell'ottava precedente. In calo anche le altre piazze europee, a causa di un mix di fattori, come la perdurante incertezza sulla Grecia e il rafforzamento dell'euro sul mercato valutario.

Borsa Milano in rosso con banche e Autogrill (Infophoto).
Borsa Milano in rosso con banche e Autogrill (Infophoto).

Chiusura in rosso oggi per la Borsa di Milano, in linea con le altre piazze europee e con Wall Street, che prosegue in calo dopo le vendite di ieri, anche sulla scia della debolezza dei mercati obbligazionari, con il continuo rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato, che si muovono in direzione opposta ai prezzi. Pesano sui listini anche altri fattori, come il recupero dell'euro nel cambio con il dollaro, che fa temere per le imprese esportatrici, e soprattutto la continua incertezza sul destino della Grecia.

Il ritracciamento degli indici è in qualche misura fisiologico: il Ftse Mib ha toccato recentemente i massimi dall'autunno del 2009; ieri piazza Affari ha chiuso poco variata, reduce da tre rialzi consecutivi nella scorsa ottava. Ieri il presidente della Consob Giuseppe Vegas ha avvertito del rischio di una bolla speculativa sui mercati azionari, sulla scia di quanto detto recentemente dalla presidente della Federal Reserve Janet Yellen.

A Milano l'indice guida Ftse Mib ha ceduto lo 0,93% a 23.104,87 punti, mentre l'indice generale All Share ha perso lo 0,88%, a 24.690 punti. Scambi per 4,49 mld di euro di controvalore, in aumento rispetto ai 3,35 mld di ieri. Su 339 titoli in negoziazione, 93 hanno chiuso in rialzo, ben 226 in calo e 20 invariati. Sul Ftse Mib forti vendite su Autogrill; in lettera anche i bancari.

Le perdite sui mercati azionari europei, spiega David Madden di Ig Uk, un broker specializzato nel trading sul mercato valutario, avvengono mentre "Atene con una mano dà e con l'altra prende. La Grecia non aveva fatto in tempo a tornare nei book dei trader dopo aver rimborsato una tranche all'Fmi che una dichiarazione di Yanis Varoufakis sulla solvibilità del Paese ha scatenato di nuovo le vendite".

La Grecia, continua Madden, "è stata a un livello di sopravvivenza negli ultimi cinque anni e ora che l'ultimo salvataggio sta per scadere, cosa che avverrà il mese prossimo, c'è la prospettiva molto reale di un default. Il Paese ha messo insieme il poco contante di cui disponeva per rispettare l'ultima scadenza e ora vive su un budget molto stretto. Se il governo greco non soddisfa le richieste dei creditori sulle riforme, un default è in vista".

Chiusura in rosso anche per le altre Borse europee: a Francoforte Dax 11.472 punti (-1,72%); a Londra Ftse 6.933,8 punti (-1,37%); a Madrid Ibex 11.322 (-1,08%); a Parigi Cac 4.974 (-1,06%); a Zurigo Smi 9.044 (-0,79%); ad Amsterdam Aex 488,97 (-0,77%); a Lisbona Psi 20 6.101 (-0,74%); a Bruxelles Bel 20 3.670 (-0,45%).

"Nonostante il fallimento dell’ennesimo Eurogruppo - continua Vincenzo Longo di Ig Italia - è difficile imputare i movimenti di oggi unicamente alla Grecia. Sui mercati continuiamo a osservare movimenti correlati tra loro, come accaduto nelle ultime settimane. Il deprezzamento del dollaro, probabilmente guidato da una maggiore probabilità di slittamento del rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve, tende a far apprezzare un po' tutte le commodity, tra cui anche il petrolio".

"A sua volta il rialzo del greggio (oggi il Brent è arrivato a segnare anche un +2%) - continua Longo - modifica le aspettative inflattive sul mercato. La possibilità di un’inflazione mediamente più alta nel medio/lungo periodo genera vendite sul comparto reddito fisso, tra cui i bond governativi".

"Proprio questa mattina - prosegue Longo - i titoli di Stato hanno accelerato al ribasso in concomitanza con i forti rialzi del greggio. Tornando sul fronte valutario, le vendite sul biglietto verde e l’apprezzamento generalizzato dell’euro tornano a penalizzare i listini azionari europei, che vedono dietro questo movimento un forte ridimensionamento dell’export".

Domani, prevede lo strategist, "la volatilità potrebbe toccare l’apice in concomitanza con i molti dati macro in agenda. In Europa, l’attenzione sarà rivolta ai dati sul Pil del primo trimestre di Francia, Germania e Italia. Nonostante il Qe della Bce sia partito a marzo, i dati dovrebbero mostrare segnali di ripresa alla luce del deprezzamento dell'euro che dovrebbe aver favorito la bilancia commerciale di molti Paesi. Negli Usa saranno pubblicate le figure sulle vendite al dettaglio di aprile, dato particolarmente importante visto sarà il primo che va a contribuire al Pil del secondo trimestre nel paese a stelle e strisce".

Sul mercato valutario l'euro secondo le rilevazioni giornaliere della Bce sale a 1,1239 dollari, rispetto a 1,1142 dollari ieri. Il future più scambiato sul greggio americano di riferimento, il Wti, con consegna a giugno viene scambiato a 60,82 dollari al barile, in rialzo di 1,57 dollari dalla chiusura precedente al Nymex. L'oro al London Bullion Market si attesta al fixing pomeridiano a 1.191,5 dollari l'oncia, in rialzo da 1.184,45 dollari stamani.

In piazza Affari acquisti sulle tlc (+3,24%), tecnologici (+1,81%), risorse di base (+1,465), salute (+0,85%).

Vendite su viaggi e tempo libero (-5,4%), costruzioni e materiali (-2,20%), servizi finanziari (-2,18%), beni per la persona e la famiglia (-1,72%), auto (-1,47%), beni di consumo (-1,44%), industriali (-1,37%), banche (-1,34%).

Sul Ftse Mib seduta da dimenticare per Autogrill, che lascia sul parterre il 6,72% dopo i conti del primo trimestre, che segnano un aumento della perdita netta a -40,4 mln di euro, a fronte di -37,1 mln nel primo trimestre 2014.

Vendite anche su Mps, che cede il 5,82%; male Unicredit, che perde il 3,37% dopo la trimestrale. Debole Cnh (-2,86%).

Effetto Aol-Verizon su Telecom Italia, che guadagna il 3,27%. In spolvero anche St (+3,21%) e Bpm (+2,2%), in attesa dei conti del trimestre diffusi dopo la chiusura del mercato. Bene Tenaris, che sfrutta i rialzi del greggio e incassa un +1,48%.

Sull'All Share acquisti su Mondo Tv (+6,96%), Investimenti e Sviluppo (+5,37%) e Rcs (+3,43%), tra i migliori titoli della Borsa di Milano.

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