L'astronauta italiana dell'Esa è impegnata in un grande progetto scientifico sull'alimentazione. A bordo della Stazione spaziale ha portato quattro 'Presìdi': la piattella canavesana, la lenticchia di Ustica, la fava di Carpino e il cece nero della Murgia carsica
"Anche io festeggio il Terra Madre Day a bordo della Iss con gli amici di Slow Food". E' l'astronauta italiana dell'Esa Samantha Cristoforetti ad annunciare questa mattina con un tweet la sua partecipazione dallo spazio alle celebrazioni per i 25 anni di Slow Food. Sulla Stazione spaziale internazionale, dove Samantha si trova da poco meno di tre settimane per la missione 'Futura' dell'Asi, Cristoforetti festeggia il Terra Madre Day, l'evento con cui Slow Food celebra in tutto il mondo il cibo buono, pulito e giusto, gustando una zuppa di legumi ricca di ben quattro Presìdi dell'associazione che ha portato il valore del cibo in tutto il mondo. Impegnata in una lunga campagna di oltre 200 complessi esperimenti scientifici, Samantha, che resterà in orbita per circa sei mesi, sulla Iss sta portando avanti anche un importante progetto legato all'alimentazione e alla salute.
Cristoforetti, attraverso il sito avamposto42.esa.int, comunica costantemente con la Terra, fornendo dettagli cruciali dal suo blog su come mantenersi in buona salute con un cibo sano. Realizzata da Argotec, l'impresa tecnologica italiana specializzata in alimenti per astronauti, sulla tavola di Samantha ci sono infatti anche la piattella canavesana, la lenticchia di Ustica, la fava di Carpino ed il cece nero della Murgia carsica, tutti presìdi Slow Food. "Il cibo è anche cultura e legame con il territorio" aveva commentato Cristoforetti parlando del progetto prima del lancio, avvenuto il 23 novembre scorso con una Soyuz. "Saranno alimenti condivisi con i miei compagni di missione, e sono sicura -aveva sottolineato la prima donna l'astronauta italiana- che andranno a ruba".
