Dopo una prima parte incerta, i rialzi registrati dalle aziende farmaceutiche e dalle utilities hanno permesso a Piazza Affari di chiudere la prima seduta della settimana con il segno più. Con gli operatori concentrati sulle notizie in arrivo dal fronte sanitario ed in attesa dell’avvio della stagione delle trimestrali USA, il nostro Ftse MIb si è fermato a 25.283,2 punti, +0,92% rispetto al dato precedente.
A spingere il paniere delle blue chip sono stati gli acquisti sulle aziende farmaceutiche (+4,78% per Recordati e +0,87% per DiaSorin) e su quelle di pubblica utilità (+1,76% di Snam, +2,37% per Hera, +1,4% di Terna, +1,74% di Enel).
Dopo il tonfo di oltre 6 punti percentuali innescato venerdì dalla notizia che l’amministrazione Biden ha detto di voler proteggere quei settori (con particolare riferimento a quello degli apparecchi acustici) in cui si registrano eccessive speculazioni in termini di prezzo, Amplifon ha chiuso con un +2,71%. L’azienda ha annunciato l’acquisizione dell’australiana Bay-Audio per un cash-out di 340 milioni di euro.
In deciso rosso nella prima parte, il comparto bancario ha progressivamente ridotto le perdite chiudendo in ordine sparso: Banco BPM è scesa dello 0,15%, UniCredit ha perso lo 0,3%, BPER Banca è salita dello 0,45% ed Intesa Sanpaolo dello 0,94%. Nel primo giorno dell’aumento di capitale, OVS ha segnato un -0,63%..
Segno meno per lo spread, sceso del 2,4% a 108 punti base. (in collaborazione con money.it).