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Lombardia: nel Comasco primo centro per gravi cerebrolesioni acquisite

27 marzo 2014 | 17.31
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Como, 27 mar. (Adnkronos Salute) - Sarà inaugurato sabato 29 marzo all'ospedale Moriggia-Pelascini di Gravedona e Uniti il primo centro italiano interamente dedicato alla riabilitazione dei pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite (Gcla): danni cerebrali di origine traumatica o vascolare, che determinano una condizione di coma e disabilità gravi. In questi casi l'assistenza prevede una fase acuta, con ricovero in ospedale per trattamenti rianimatori o neurochirurgici di durata variabile da alcuni giorni ad alcune settimane, e una fase post-acuta o riabilitativa che necessita di interventi intensivi, sempre in regime di ricovero, che possono durare da alcune settimane ad alcuni mesi.

I traumi sono la principale causa di morte per le persone tra i 15 e i 44 anni in Europa. Tra questi, il trauma cranio encefalico (Tce) è la causa principale di decessi, e fa registrare nel Vecchio continente 243 casi per 100 mila abitanti l'anno. Un'altra possibile causa di Gcla è l'ictus, che ogni circa 200 mila italiani con un 80% di nuovi episodi e un 20% di recidive. E' la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, e nel nostro Paese i sopravvissuti all'ictus con esiti più o meno invalidanti sono 913 mila. "Il nostro ospedale è pioniere per ciò che riguarda l'approccio interdisciplinare di presa in carico globale nella neuro-riabilitazione ad alta complessità in Italia - spiega in una nota Giuseppe Frazzitta, responsabile dell'Unità operativa di neuro riabilitazione del 'Moriggia Pelascini' - Abbiamo infatti impostato un complesso percorso di cura per pazienti con Gcla che permette la presa in carico precoce e globale sia per la disponibilità di attrezzature robotiche all'avanguardia, sia perché la nostra struttura permette di avviare la riabilitazione già nelle fasi acute".

Fra le armi hi-tech della struttura comasca c'è l'Erigo Hocoma*, spiega Roberto Valsecchi, responsabile dell'Uo di terapia intensiva. "Il paziente con Gcla viene verticalizzato e mobilizzato entro i primi 15 giorni". Infatti, "evidenze cliniche testimoniate dalla letteratura degli ultimi 10 anni affermano che mobilizzare precocemente questi pazienti induce una serie di feedback non solo a livello di midollo spinale, ma anche a livello centrale". In questo ambito è stato avviato nel 2013 il primo protocollo di studio in collaborazione con la Clinica universitaria di Innsbruck, in Austria. Al momento sono stati arruolati 8 pazienti con Gcla, per valutare in termini di 'fattibilità e sicurezza l'applicazione di tecniche neuro-riabilitative in fase molto precoce.

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