(Adnkronos Salute) - "I volontari - aggiunge il medico - sono stati sottoposti, inizialmente, anche a una valutazione psicologica, per verificare la propensione al cambiamento degli stili di vita, dall'attività fisica all'alimentazione". Dal confronto dei risultati generali "è emerso che tra quelli che avevano scelto da soli la motivazione scemava di più, diminuendo progressivamente nel tempo. I dati ci spingono a credere che, in generale, l'attività di gruppo paga di più perché dà un maggior sostegno alla motivazione". Tra i 'ballerini', anche quelli più obesi, la partecipazione, nel tempo, è risultata del 50% superiore.
Un'attività che, finito lo studio, i pazienti non hanno voluto concludere, con l'aiuto dello stesso Mangeri e dell'Associazione diabetici della provincia di Brescia (Adpb). Sono nate così le serate 'terapeutiche', autofinanziate, nella discoteca Plaza di Salò e successivamente al Palazzetto dello sport di a Calcinato (Brescia), con un numero dei partecipanti in continua crescita. "Si tratta di corsi dietetici comportamentali - aggiunge il medico - con lezioni di ballo di un'ora e mezza, tenuti dagli stessi maestri che hanno seguito lo studio, a cui si aggiungono lezioni teoriche, prima o dopo le danze, su come mangiare".
Serate denominate "Papa Francesco - ricorda Mangeri - una scelta legata al fatto che al momento dell'avvio del progetto il pontefice era appena stato eletto e aveva detto, con la semplicità che lo contraddistingue, di aver ballato fino a pochi anni prima il tango argentino. Ci piace il messaggio positivo, non punitivo, di un coinvolgimento gioioso nella cura", dice Mangeri che con lo stesso spirito organizza le "crociere educative per diabetici", vacanze vere, con itinerari turistici attraenti ,in cui si insegna ai diabetici a gestire la loro malattia in vacanza, utilizzando i contapassi per le escursioni, ballando la sera e seguendo corsi per l'alimentazione e gli stili di vita sani durante i momenti di relax.
