Milano, 3 apr. (Adnkronos Salute) - Attivare in tutte le Regioni le Commissioni per il diabete, definire Lea specifici, dare priorità alla prevenzione, garantire accesso appropriato alle prestazioni sanitarie, anche quelle innovative attraverso un valido processo di Health tecnology assessment, ridurre le difformità regionali per garantire le stesse opportunità terapeutiche a tutti i pazienti. Sono alcune delle indicazioni contenute nella 'Raccomandazione civica sulla malattia diabetica', lanciata oggi a Roma da Cittadinanzattiva in collaborazione con Fand-Associazione italiana diabetici, e con il contributo di un tavolo di esperti.
Il documento contiene 10 proposte di carattere politico, economico, sociale e sanitario che, se attuate, migliorerebbero l'assistenza socio-sanitaria di questi pazienti. Obiettivo: la piena realizzazione dei loro diritti. Il diabete, spiegano i promotori dell'iniziativa, è una delle malattie cronico-degenerative più diffuse in Italia, ne soffre il 5% della popolazione. Le Regioni con maggiore incidenza sono la Basilicata (7,8%) e la Calabria (7,6%). I costi sanitari diretti del diabete rappresentano il 10-15% dei costi dell'assistenza sanitaria, con un costo pro-capite pari a 3.348 euro l'anno per paziente.
La Raccomandazione civica - rivolta a tutti gli attori impegnati nel percorso assistenziale della persona con diabete, così come ai decisori nazionali o locali coinvolti - vuole promuovere l'attuazione del Piano nazionale diabete su tutto il territorio nazionale e "riaffermare la centralità della garanzia dei diritti dei pazienti nelle politiche sanitarie pubbliche". (segue)
