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Farmaci: Emilia R., ogni mln speso in piu' per Lucentis come paga 12 medici

05 maggio 2014 | 15.57
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Roma, 5 mag. (Adnkronos Salute) - Ogni milione di euro speso in più ogni anno per l'obbligo di utilizzare contro la maculopatia il farmaco Lucentis in alternativa al meno caro Avastin, corrisponde a circa 12 medici, o 28 infermieri, o 34 ausiliari, oppure a 44.000 visite specialistiche. E' quanto stima la Regione Emilia Romagna, che ha commissionato una revisione della letteratura scientifica a Cochrane per approfondire il profilo di sicurezza dei due medicinali, l'uno molto più costoso dell'altro, e al centro delle accuse rivolte alle due aziende produttrici, di aver fatto 'cartello' per favorire appunto la terapia più cara. Lo studio conferma che non ci sono differenze, sotto questo punto di vista, fra i due prodotti.

La Regione Emilia-Romagna, fin dal 2009, con la delibera di giunta 1628/2009 - ricorda una nota - aveva autorizzato gli ospedali del Servizio sanitario regionale, in base alle evidenze di studi scientifici indipendenti già allora disponibili, a utilizzare comunque Avastin, farmaco non autorizzato dall'Aifa (Agenzia italiana del farmaco), ma di comprovata efficacia. Avastin all'epoca aveva un costo per dose utilizzata di 16-20 euro contro i 1.000-1.100 euro di Lucentis, autorizzato invece dall'Aifa. Attualmente il costo di Avastin a somministrazione è di 16 euro, a fronte dei 630 euro di Lucentis. La Regione stima che se tutti i pazienti fossero stati trattati con il solo Lucentis avrebbe speso circa 25 milioni di euro in più l'anno.

Ogni anno in Emilia-Romagna sono curate per maculopatia retinica in media circa 3.200 persone, per lo più ultrasettantacinquenni. In base ai dati di utilizzo dei due farmaci tra i pazienti regionali, risulta come dal 2011 al 2013, per 6.796 malati trattati con Avastin, si siano verificati 7 casi di reazioni avverse; nello stesso periodo, tra i 1.941 curati con Lucentis, i casi sono stati altrettanti.

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