(Adnkronos Salute) - "Il diabete è una patologia cronica, e i pazienti che ne sono affetti devono convivere con questa malattia 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana per 365 giorni all'anno - osserva Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia - Un problema tipico delle malattie croniche come il diabete è proprio l'aderenza. Ecco perché è importante concentrarsi anche sulla 'facilità' di somministrazione dei farmaci", e "l'innovazione apportata dalla somministrazione monosettimanale può consentire maggiore libertà nella gestione della terapia, con ripercussioni positive sulla qualità di vita".
Il nuovo farmaco "viene incapsulato in microsfere biodegradabili che, iniettate sotto cute una volta alla settimana, rilasciano gradualmente il principio attivo nel sangue", descrive Francesco Giorgino, ordinario di Endocrinologia e Malattie del metabolismo all'università degli Studi 'Aldo Moro' di Bari. "Oltre al vantaggio della somministrazione settimanale - prosegue - permette di ottenere una riduzione della glicemia senza esporre al rischio di un eccesso di azione insulinica e quindi di ipoglicemia. Inoltre, promuove il senso di sazietà e favorisce così la riduzione del peso corporeo, con una maggiore efficacia nel controllo dell'iperglicemia e una minore incidenza degli effetti collaterali".
"Crediamo che rispondere alle reali esigenze dei pazienti sia fondamentale per vincere la lotta al diabete, una sfida che impone un progetto di lungo termine che costituisce un pilastro fondamentale nella strategia della nostra azienda", commenta Nicola Braggio, presidente di AstraZeneca Italia. "Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione dei pazienti italiani e della classe medica un'innovazione terapeutica che ci permetterà di fronteggiare meglio le necessità mediche insoddisfatte dei pazienti diabetici", conclude Gilberto Riggi, direttore medico della filiale tricolore del gruppo anglo-svedese.
