(Adnkronos Salute) - "Uno degli aspetti più interessanti legati alla cardiotossicità dei farmaci oncologici, e quindi anche di quelli molecolari, è la possibilità di ridurne gli effetti negativi grazie ad una corretta alimentazione", spiega Rosario Vincenzo Iaffaioli, tesoriere dell’Aico. Ma la vera sorpresa è che in questo caso è meglio 'tradire' la dieta mediterranea, prendendo invece in prestito molti alimenti della tradizione orientale.
"C’è grande interesse - continua - per cibi come la soia, il riso integrale o l’olio di sesamo, che sembrano avere grandi potenzialità nel combattere gli effetti cardiotossici dei nuovi farmaci molecolari". Peraltro, il ruolo dell’alimentazione in ambito oncologico è chiaramente destinato a diventare negli anni a venire sempre più centrale. "Già oggi - conclude Iaffaioli - si sa che il cibo può giocare un ruolo decisivo. L’idea di fondo è che l’alimentazione possa avere un peso per una migliore prognosi, allo stesso modo la nutrizione può avere effetto anche sulla tossicità dei farmaci".